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Adesso basteranno 685 metri su 9 buche e 1370 metri su 18 buche. Richard Cau spiega come R&A e USGA, le due Governing Body delle Regole dell’Handicap, sono arrivate a questa decisione.

Col recepimento da parte della Federazione Italiana Golf delle novità WHS in materia di Course Rating, si aprono nuovi scenari per il nostro golf. Le nuove misure minime per poter avere un rating – e di conseguenza organizzare giri/gare valide per l’handicap – subiscono infatti un netto ridimensionamento: per poter omologare un campo affiliato e ottenere dalla Federazione i valori di Course Rating e Slope Rating, adesso basteranno 685 metri su 9 buche e 1370 metri su 18 buche (media di 76,1 metri a buca). Una cosa importante da sottolineare è che la misura minima di una singola buca, ai fini dell’omologazione, non potrà invece essere inferiore ai 60 metri.

A Richard Cau, Presidente del Comitato Handicap e Course Rating della FIG, già Presidente Comitato Handicap e Course Rating EGA dal 2020 al 2023 e Componente del Comitato Handicap WHS dal 2020 al 2023, abbiamo chiesto come si è arrivati a questa decisione.

“R&A e USGA, le due Governing Body delle Regole dell’Handicap, dopo anni di studi e valutazioni, hanno ritenuto questa modifica indispensabile per facilitare e diffondere la pratica del nostro sport. Il Course Rating System è stato adattato per produrre corretti valori di Course Rating e Slope anche in presenza di campi e buche più corte; le Regole dell’Handicap permetteranno quindi la gestione degli Handicap Index esattamente come avviene oggi nei campi superiori ai 2750 metri (1375 metri su 9 buche)”.

Attualmente come si presenta la situazione nel nostro Paese?

“In Italia ci sono campi corti che hanno già i requisiti per entrare a far parte del sistema e altri che necessitano di piccoli aggiustamenti. L’aspetto più rilevante, però, riguarda i nuovi impianti golfistici per i quali sarà molto più semplice creare un campo utilizzabile per le gare e quindi più attrattivo nei confronti di chi è già giocatore, ma soprattutto di chi si avvicina al golf per la prima volta. Il World Handicap System è stato creato per essere il più inclusivo possibile e questo è un passaggio fondamentale per raggiungere tale scopo”.

Fonte: Federazione Italiana Golf

Scarica la circolare nr. 6

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