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E’ la formazione il punto di partenza della rinnovata PGA Italiana e quello del 2016 sarà un calendario ricco di spunti, con incontri con personalità italiane ed internazionali e approfondimenti che coinvolgono i molteplici aspetti della professione.

Il primo appuntamento ha avuto luogo lunedì 1 febbraio al Golf Club le Robinie di Solbiate Olona (VA) dal titolo PRO & PROFESSIONE: IL MODELLO ITALIANO ed ha visto una platea record di 180 tra Pro e Proette.

L’intendimento del seminario è permettere al Professionista di ridefinire il suo ruolo in un sistema golf e in un mercato che cambiano, con la voglia di approfondire e di comprendere meglio quali opportunità offre il mestiere di Pro e con il desiderio di condividere le proprie esperienze con i colleghi.

Punto di partenza della giornata di lavori, il core business della professione, ovvero l’insegnamento: dall’allievo che inizia, all’agonista, al campione, l’approccio si adegua e le competenze si ridefiniscono.

“Teaching vs Coaching”, due mondi complementari esplorati dai Pro dedicati al settore tecnico ed alle squadre nazionali, Alberto Binaghi e Roberto Zappa, con la regia di Federica Dassù.
Il maestro insegna il gesto tecnico, programma interventi sul lungo periodo e usa tecnologie mentre l’allenatore insegna a competere, fornisce consigli pratici veloci, lavora sulla strategia ed esalta il talento. Importante che le due figure collaborino, per non creare incertezze nell’allievo.
“Vecchie e nuove tecnologie”, tema sempre attuale, affrontato da Romolo Napoleoni e Niccolò Bisazza: maestro di circolo della vecchia scuola, il primo, richiama alle doti di versatilità necessarie per far giocare nel quotidiano persone molto diverse, magari anziani o signore che non hanno mai fatto sport; il secondo riconosce alla tecnologia un miglioramento della sua capacità d’insegnamento, anche se, tra i parametri che si ricavano dagli strumenti, bisogna saper leggere e selezionare cosa serve veramente all’allievo. Tutti concordi comunque nell’affermare che gli apparecchi di ultima generazione hanno addirittura smentito precedenti conoscenze senza però dimenticare che persino un buon giocatore talentuoso e istintivo potrebbe smarrirsi davanti ai dati.

PRO & Professione

Altre voci di PGA Italiana hanno raccontato esperienze diverse. Antonio Dissette, la sua specializzazione nel “Club Fitting”, una competenza che gli permette di assistere meglio gli allievi, osservando che troppo spesso nella sacca ci sono bastoni non adatti.

Per Ascanio Pacelli il ruolo di “Club Manager” e il percorso da compiere per ottenere la certificazione internazionale: come valorizzare meglio la funzione del Pro all’interno del circolo.
Roberto Zappa, questa volta in veste di Talent televisivo, ha colto una fortunata opportunità e l’ha trasformata in preparazione e aggiornamento costanti.
Per Alessandro Rogato, “Tournament Promoter”, esperienze di gioco e di insegnamento hanno lasciato spazio a idee e percorsi nuovi, dall’organizzazione di gare minori per i giovani Pro, alla responsabilità di tutti i tornei italiani organizzati dalla Federazione, Open d’Italia incluso.
Per Baldovino Dassù, invece, sono stati i brillanti risultati ottenuti da giocatore ad aprigli la strada del “Golf Course Designer”. Con l’esperienza e qualche buona lettura, ogni Professionista potrebbe dare utile consulenza al proprio Circolo in occasione di modifiche al campo.

L’idea di Giorgio De Pieri, “Personal Trainer”, è quella di offrire all’allievo un team di supporto (atletico, mentale, alimentare) che migliori il suo benessere fisico, la performance di gioco e, di conseguenza, incrementi l’interazione con il maestro.

Tema di chiusura quello della Ryder Cup 2022, assegnata a Roma con le emozioni della gara raccontate da Donato Di Ponziano, che ha fatto parte del Board ma anche il successo della candidatura italiana nelle parole di Marco Durante, coordinatore del Bid.
E, ultimo ma non ultimo, quello che sarà il futuro a breve: Open d’Italia da sette milioni di euro, maggiore attenzione al golf, nuovi sponsor, investimenti per la promozione del gioco e la crescita dello sport. Un percorso che vedrà impegnati i Professionisti italiani a fianco della Federazione .

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